Come spiegare quel sentimento, quell’emozione che blocca dentro e taglia le gambe a volte anche per tutta una vita? Come spiegare la sensazione di non essere importante per le persone a cui teniamo?
Un’amica ci ha scritto una lettera parlandoci del suo stato d’animo, a lei la parola…
“Ciao, vorrei parlarti di quello che provo. A volte ho difficoltà a focalizzare le mie emozioni e forse scriverle mi aiuterà un poco.
Vorrei parlare di come mi sento quando mi sembra di non importare nulla per nessuno e soprattutto per le persone che ho amato e amo. Pensare che i sentimenti possano cambiare da un momento all’altro con sorprendente facilità, mi dà la sensazione di non essere importante per loro, che riescono così facilmente a fare a meno di me, a non sentire neanche la necessità di sapere se sto bene o male. Inevitabile mi cala addosso il pensiero che se questo succede, probabilmente è per colpa mia. Mi sento insomma sbagliata.”
Senti di aver sbagliato in che modo?
“Non è proprio come aver fatto una cosa sbagliata, come essersi arrabbiata per una sciocchezza o aver offeso anche involontariamente o qualunque altra cosa che riesci ad identificare nettamente e per la quale puoi chiedere scusa quando capisci di aver ferito l’altra persona. Questa sensazione che sento dentro io, mi porta a non capire cosa ho sbagliato e quindi a non sapere per cosa chiedere scusa. Non sapendolo, spesso chiedo scusa per cose sciocche e magari non lo faccio per quelle importanti.”
Mi rendo conto che non sia facile, ma hai provato a parlarne con la persona con la quale senti questa emozione così spiacevole?
“Ho provato a farlo, ma, vedi, dentro io penso già di non andar bene per quella persona, penso che se sta passando del tempo con me, o non mi ha ancora conosciuto bene e quindi se ne andrà appena capirà come sono, oppure ho avuto tanta tanta fortuna ad averla incontrata, ma quella fortuna potrebbe finire da un momento all’altro. E non ho il coraggio di capire quale delle due situazioni sia. In ogni caso sento che finirà perché io non vado bene.”
Dici che già lo sai dentro di te che non vai bene. Ma se non ti segnalano esplicitamente un problema, come fai a saperlo per certo?
“Non so descriverlo bene, è una specie di cosa inspiegabile, ma molto chiara per me. Io la sento dentro con certezza, non ho dubbi che sia così. Vedi, ogni volta che amo, mi viene la paura che la persona che amo scapperà da me appena saprà che non sono bella, buona, brava così come mi immagina. Mi viene da pensare che se quella persona si è innamorata, se mi vuole bene, può essere solo perché pensa che io sia migliore di ciò che sono.
E a quel punto mi sento una mano sul petto che mi spinge e spinge e spinge. Respiro male. Lo so che non me lo dice, ma io so già prima che sono una persona che non va bene per stare con gli altri. E aspetto sempre che se ne accorga. Quando accade qualcosa, quando si allontana da me, o quando vedo che non è più felice di passare del tempo con me, mi sento male, male come se avessi mal di stomaco. E mi viene da piangere perché penso che se non mi vuole, è per colpa mia.”
Mi sembra che tu stia soffrendo molto, ma vorrei capire se vedi una strada per te, per cambiare direzione e non sentire più questa forte sensazione di inadeguatezza.
“È molto complicato per me, mi rendo conto che mi sono infilata da sola in una strada senza uscita. So di sbagliare, ma ancora di più so di essere sbagliata. Se mi accorgessi di sbagliare, più o meno consapevolmente, cercherei di analizzarmi, di capire lo sbaglio, di smettere di sbagliare. E di chiedere scusa alla persona che ha subito lo sbaglio, soprattutto se in qualche modo le abbia fatto del male. Insomma, mi muoverei, sarei attiva. Sentire di essere sbagliata, invece, significa per me avere una vaga sensazione di paura dentro, un sapore in bocca come di ferro, come se mi fossi ferita e mi uscisse del sangue.
Ti faccio un esempio…è come se avessi dei capelli che non riesco a pettinare. Non lo faccio mica apposta, ci sono nata, giusto? Eppure non si pettinano e allora cerco di usare degli shampoo speciali, delle spazzole buone, di passarci tanto tempo a pettinarli, e a volte riesco a farli sembrare lisci e luminosi. Però basta poco, un giorno che magari non ho fatto tutto bene, o che sono stanca di pettinarli tanto, che i capelli tornano a farsi vedere per come sono, tutti crespi. E se quel giorno magari, invece di stare da sola a casa, devo uscire ed incontrare persone, avrò il terrore che vedano di me quella cosa così brutta.
Se poi per caso il giorno dopo non mi dovessero più chiamare oppure dovessi litigare con loro, dentro di me non farei che ripetermi che è per colpa dei miei capelli che è successo tutto. Che ho sempre saputo che appena li avrebbero visti le persone sarebbero scappate. E sai che c’è? Non posso neanche dirmi che sono tutte stupidaggini, perché a volte è vero. La sensazione di essere sbagliata, è come quella di avere dei capelli così indisciplinati. Sai che dentro di loro non sono gradevoli da vedere e che prima o poi ti creeranno dei problemi.”
L’esempio passa perfettamente i tuoi sentimenti. Posso chiederti se hai provato la carta della sincerità estrema che possa far chiarezza in chi ti è vicino? Parlare di te e di come senti potrebbe crearti qualche problema all’inizio, ma anche farti stare serena perché le persone intorno a quel punto non “immaginano” come sei, lo sanno.
“Non credere che non c’abbia provato. In effetti sono arrivata a fidarmi di alcune persone al punto di dirgli subito come mi sento dentro. A specificare quante “non doti” io abbia. A correggergli le impressioni positive, una per una, a costo di perderle subito. E loro hanno anche detto che gli andavo bene, che non era un problema. Poi però è successo lo stesso che sparissero dalla mia vita senza spiegarmi il perché. E se non me ne parlano, io ho solo quella di spiegazione. E mi chiedo: perché se sanno che io penserò subito che se ne vanno per via del mio “aspetto segreto”, lo fanno senza spiegarmene la motivazione, se non si tratta di quello? Non gli importa di come sto? Se sanno che mi fa così male pensare che sia per via del mio essere più intimo, perché non mi spiegano qualcosa se le ragioni sono diverse? Sono così poco importante per loro?”
Non credo tu non lo sia, ma sento che è così forte la tua sensazione, il come ti senti che non saranno poche parole a farti cambiare idee. Da quanto mi hai detto, ho capito che ci stai lavorando su e credo che sia la cosa migliore che tu possa fare per te. Non posso darti rassicurazioni, che con ogni probabilità da me non accetteresti, ma voglio dirti che sono dalla tua parte e voglio farti un grandissimo in bocca al lupo per questo percorso.
“Grazie.”